Consulenza all’Investitore Prima che agli Investimenti

Ti senti insoddisfatto o “sedotto e abbandonato”

dai tuoi abituali interlocutori che ritenevi meritevoli della tua fiducia, “consulenti finanziari” in realtà dipendenti bancari, postali, promotori finanziari o private bankers tutti comunque legati alle relative Società “fabbriche” di prodotto?

vorresti invece cogliere l’opportunità di riprendere il pieno controllo dei tuoi investimenti e con essi ritrovare il desiderio di poter vedere finalmente appagati i tuoi progetti di vita?

Se la tua risposta è SI!

Bene, ora puoi farlo.

Puoi veramente riscoprire la voglia di guardare al futuro tuo e di quello delle persone che ti sono più care agendo in modo consapevole e sentirti finalmente padrone delle tue scelte.

Sono le tue emozioni il vero motore delle tue azioni.

La tua parte razionale è soltanto la “ruota” della tua “macchina-uomo”, la stessa parte che ci hanno fatto sempre credere che invece era l’elemento che agiva e determinava le nostre scelte e la nostra vita.

Pensa, quali meccanismi ti hanno fatto innamorare del compagno o della compagna della tua vita o ti spingono a seguire la tua squadra anche quando è ultima in classifica?

Anche nelle nostre scelte di investimento agiamo spinti dalle nostre preferenze, dai nostri impulsi, dalla nostra emotività e sono questi che ci fanno sentire euforici o depressi di fronte a un grafico di mercato o a una notizia letta sul giornale o sul nostro Ipad!

Capire questo è l’elemento essenziale da considerare nelle nostre scelte che, a loro volta, determinano la nostra vita.

E’ facile!

E’ sufficiente!

Prendere consapevolezza di ciò si traduce in un cambio di passo nella nostra mentalità: la nostra vita scorre a un ritmo veloce e la società contemporanea richiede una profonda riconsiderazione della nostra complessità.

50 anni fa o anche meno, i cambiamenti nella società erano lenti e i nostri errori cognitivi erano trascurabili e facilmente rimediabili.

Il sistema delle nostre credenze trasmessoci dai nostri genitori bastava per poter fare le medesime loro scelte, senza che queste potessero modificare o influire in modo significativo nel nostro stile di vita.

Perché oggigiorno tutto questo ci appare che non sia più vero e ci sentiamo sopraffatti dal nostro rimorso, dal nostro rimpianto, dal ricordo dei tempi passati?

Eppure il tasso di povertà era sensibilmente più alto e perfino le nostre aspettative di vita erano indiscutibilmente inferiori alle attuali.

PRIMA: era il mondo esterno a noi che decideva per noi, facendoci apparire come fatti consolidati e immutabili anche ciò che apparteneva a noi stessi, inducendoci a credere che era così, semplicemente perché da sempre  si era fatto in quel modo, quasi un guidare la nostra auto guardando la strada dallo specchietto retrovisore.

OGGI: la maggiore diffusione dei mezzi di comunicazione e di mobilità, il nostro stesso accresciuto livello di istruzione, sono strumenti che sono lì a nostra disposizione; lo sono sempre stati e lo saranno anche nel nostro futuro più lontano.

In ambito finanziario è aumentata la vastità degli strumenti di investimento, per alcuni di essi è aumentata la complessità, ma le loro caratteristiche peculiari, gli ingredienti di base, sono rimasti immutati.

Gli insegnamenti della psicologia cognitiva, materia di studio che esiste da oltre 50 anni e che applicata all’homo oeconomicus è definita “neuroeconomia comportamentale” e che ha portato psicologi, non economisti, a essere insigniti del Premio Nobel per l’Economia (Daniel Kahnemann e Vernon Smith nel 2002 e poi ancora Richard Thaler nel 2017) sono lì a nostra disposizione per farci capire che le scelte di investimento che noi facciamo o anche che non facciamo, non sono frutto della nostra razionalità, della nostra parte cognitiva che caratterizza il nostro cervello, ma sono l’effetto delle nostre emozioni.

Le osservazioni riportate nella vita reale e frutto dell’applicazione della psicologia cognitiva e comportamentale alla scienza economica quali ad es. la Prospect Theory, il Framing Effect, l’effetto ancoraggio, il concetto di avversione alle perdite, quello dell’utilità attesa e dell’utilità prevista hanno rivoluzionato il punto di vista comune sulla comprensione delle decisioni economiche e aiutato decine di migliaia di persone in tutto il mondo a prendere consapevolezza delle nostre convinzioni limitanti e concentrarsi sui risultati desiderati con determinazione e fiducia.

Non occorre studiare enciclopedie della finanza o tomi di psicologia per capire ciò che è dentro noi stessi.

Occorre agire con coerenza e maggiore chiarezza degli obiettivi che si vogliono conseguire.

Applicare le metodiche di queste sperimentazioni possono aiutarti in diversi modi e per diverse circostanze e situazioni.

Puoi saperne di più e capire in che modo posso aiutarti nel riappropriarti anche tu dei tuoi progetti, di cui i tuoi investimenti già fatti o futuri rappresentano soltanto i mattoni del tuo palazzo finanziario, scrivendomi una mail, oppure organizzando una sessione gratuita di Assessment finanziario

Un abbraccio.

pianifica i tuoi investimenti e riprendi il controllo dei tuoi progetti di vita

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